Le premesse

La chiamano Travel therapy ed è sicuramente uno dei modi per affrontare la fine di un amore, la perdita di una persona, un licenziamento. Viaggiare è scoprire il mondo, nuove culture, nuove abitudini: fare i conti con la propria zona di (dis)comfort e magari provare a superare i propri limiti.

Qui trovate solo un pezzo più recente dei viaggi che ho avuto il privilegio di poter fare in Italia e nel mondo; su tutti mancano il Canada, sia la parte Ovest sia la parte Est, la città di New York, un giro del Messico, buona parte dell’Australia e della Polinesia. E diverse capitali italiane e europee. Poi ce ne sono certamente altri, disseminati qua e là, di cui conservo traccia nel cuore nella pancia, ma non tra le pagine di questa sorta di diario virtuale.

Alcuni racconti saranno molto dettagliati, con una descrizione puntuale anche delle singole tappe e delle tante cose da fare, visitare e mangiare, altri saranno puramente emozionali perché non mi sono propriamente fatta il quadernino del tour, ma ho scritto pensieri qua e là e lasciato traccia solo dei “colori” che mi hanno attraversato. 

Insomma, ogni viaggio è stato un’esperienza a se’: come l’ho vissuta me la sono riportata addosso.

Alcuni sono condivisi con amiche, ottimi spunti per viaggi tra donne in assoluta sicurezza, altri con sconosciuti un po’ improvvisati, altri ancora in coppia.

A far spartiacque, in mezzo a cotanto movimento, c’è stata una cosina chiamata COVID, ma l’ho volutamente tralasciata (… tranne forse in un piccolissimo retaggio di una fine dell’anno particolarmente “contagiosa”).

Che dire allora? Beh, buon… viaggio!