2021: tour della Provenza e Camargue

Un itinerario articolato in moto: nel pre-partenza sono state calcolate meticolosamente le distanze e, a parte gli spostamenti tecnici che sono serviti per oltrepassare il confine con la Francia, andata e ritorno, abbiamo stabilito almeno sempre due notti in ogni posto, perché in moto è un po’ complicato togliere/fare e disfare le borse ogni volta (... e siamo diventati vecchietti per vacanze troppo on-the-road!).

Volutamente lasciate fuori le città grandi (Nizza e Marsiglia), anche se praticamente ci siamo passati in mezzo; secondo me meritano una visita a se’ e non un giorno così, solo di passaggio.

Ecco qui un elenco delle tappe principali (i giorni sono indicativi, rappresentano le soste principali, di base ci siamo sempre fermati due o anche tre notti, per cui non considerate realmente 10 giorni, ma almeno 17!):

Note: 

. la moto ci ha salvato la vita: ad agosto, con il turismo trovato (soprattutto locale), in moltissime occasioni saremmo stati ore in fila all’ingresso dei paesi e poi sarebbe stato impossibile trovare parcheggio;

. tutti i paesini visti in mezzo, cioè tra una tappa e l’altra, son stati decisi un po’ leggendo guide e trovati in rete, un po’ sul posto, anche chiedendo agli hosts degli AirBandB che ci ospitavano o nei posti dove ci fermavamo a mangiare; alcuni son stati decisi lì per lì anche in base al meteo (abbiamo preso due giorni di maestrale forte, che ovviamente in moto ci ha un po’ condizionato negli spostamenti);

. ci hanno parlato benissimo anche di Nimes e Montpellier, visitabili dalla Camargue, ma noi non ce l’abbiamo fatta – o meglio, abbiamo dato la precedenza ad altro, più natura e giri nei parchi;

. se piace il mare/piccoli porticcioli consiglierei di prolungare la sosta a Cassis: noi ci siamo restati tutto un giorno fino all’orario dell’aperitivo, ma secondo me viverlo alla sera sarebbe stato molto gradevole! Idem per Avignone!

 

Day 1)

Vinadio: prima tappa di una sola notte tutta italiana, in attesa di passare il confine; giretto al bellissimo Santuario di Sant’Anna, svalichiamo al Colle della Lombarda (il passo è a m 2350), poi Isola 2000.

Day 2)

Ci fermiamo a Cagne sur mer, il caldo è insopportabile, umidità che rasenta livelli epici, fortunatamente abbiamo prenotato un Airbnb con una piccola piscina, affascinante e molto fanè; imperdibile il castello di Casiraghi di Monaco e la casa-museo di Renoir; ci perdiamo poi nei vicoli della città vecchia. L’indomani c'è in programma un giro a Saint Paul de Vence, un meraviglioso villaggio di artisti, hippy-chic, che conta una quarantina di residenti. 

Day 3)

Ci spostiamo verso Antibes, visitiamo la città vecchia, la cattedrale e il museo di Picasso. La moto ci porta a fare un bellissimo giro au bord de la mèr di tutto il Cap d’Antibes sino a Juan le Pins (spiagge bianche e mare bluissimo!) e da lì arriviamo fino a Cannes. La città resta sempre incredibilmente affascinante, ti fa immergere nella ricchezza di ogni luogo e di ogni persona che incontri per strada, un mondo a se’... beh, quantomeno da guardare con quella curiosità sociologica che tanto mi piace!

Proseguiamo verso Cap Roux, l’Esterel e Saint-Raphaël: il paesaggio è talmente suggestivo da farci pensare ad affittare una casa per una settimana in una prossima estate, fatta solo di mare, vento e lunghe passeggiate! Chissà…!

Day 4)

Direzione Frejus, attraversiamo una litoranea costiera veramente bellissima: Theoule sur mer, Les Roches de l'île des Vieilles, Cap du Dramont. Arriviamo in serata alla tanto sospirata Aix en Provence.

Da visitare:

. Place Fontaine de la rotonde

. Passeggiata nella vielle ville

. Place des Delfines 

. Cathedral

. Place de l’Augustine

. Place d’Albertas 

. Atelier del Museo di Cezanne (nota: assolutamente da prenotare almeno il giorno prima!)

Inforchiamo di nuovo la moto e ci spingiamo a Cavallion, una cittadina in collina con vista sul massiccio, un po’ decadente, bellissime la piccola cattedrale e la sinagoga.

[Ahimè non riusciamo ad arrivare a Gordes, com’era invece nei piani iniziali, per il troppo mistral].

Day 5)

Arriviamo a Cassis, porto incantevole, viette interne affascinanti e molto 'francesi', mercatini e spiagge piuttosto affollate. 

Su tutto, decidiamo di camminare fino ai calanchi di Port Miou e Port Pin. Gran scelta azzeccata (vedi foto)!

Day 6)

Ci spostiamo in una tappa mattutina a Salon de Provence: la meraviglia del castello in cima alla città adibito a cinema all’aperto e la visita alla casa-museo di Michel de Nostredame!

Al pomeriggio siamo ad Avignone e rimpiangiamo di non aver pensato di fermarci almeno una notte, avrebbe assolutamente meritato più tempo. Pieno di locali e di giovani, spettacoli di artisti di strada e un gran bel movimento.

Da visitare:

. il Ponte sul Rodano 

. la residenza papale

. le piazzette dentro la città vecchia che 'spuntano' meravigliosamente dovunque.

Day 7)

Eccoci in Camargue!

La Camargue è una terra bellissima e selvaggia. Inutile provare a cercare aggettivi migliori: non si potrebbe descrivere meglio. Un posto unico al mondo, per me che un po’ l’ho girato. Persino l’aria ha un odore diverso. Piatta piatta e gitana che di più non si può, piena di simboli e di uomini capelloni, barbuti e tatuati e qualche signora pittoresca che ti legge le carte e se sei fortunato ti predice grandi cose.

Ci sono cavalli bianchi con le code al vento, sausissons de taureau, aironi rosa che fanno il cuore coi colli incrociati, come quelli stampati sui teli mare dell’ultima stagione riccionese. 

Mi è capitato di vedere una cicogna che zampettava a bordo strada e una civetta con due occhioni così, appollaiata su un ramo. Libellule ovunque, con cui ammetto di non aver mai avuto un gran feeling, ma qui ci sono stati diversi rendez-vous amichevoli (anche perché mi sono ricordata di quella super simpa di Bianca e Bernie) e zanzare che si fanno l’aperitif con i tuoi polpacci, a meno di non usare la citronella come bagnodoccia.
Un po’ di umidità che gira con i venti e la cofana alternativamente a rischio - genere Signorina Buonasera anni Ottanta: in un paio d’ore sulle dune dell’Espiguette è salita una nebbia talmente bagnata, quella che ci hanno spiegato che si chiama ‘entrée maritime’, che pareva una sorta di Nulla della Storia Infinita che saliva dall’acqua. Rarissima, pare, in estate: in confronto le giornate di novembre a Piacenza son secche.

Quindi, almeno un minuto di silenzio per: 

. le saline rosa fluo di Giraud, da girare in bicicletta 

. la fougasse con lo zucchero e l’essenza d’arancia di Aigues-Mortes e la gita nelle saline, con un simpatico giro in trenino compresa sosta per la salita sulla salina e la visita nella casa-museo)

. il mistral morbido della plage de Piemanson

. il Parc ornitologique con i suoi incredibili aironi rosa confetto

. la cittadina di Arles, dove abbiamo condiviso una cena romanticissima nella piazza centrale del paese, sotto ai tigli

. il nostro spirito amazzone (qui una passeggiata a cavallo è assolutamente d’obbligo, siate principianti o no!)

. la vista dall’alto della torre dell’église-fortesse di Sainte Marie de la Mèr al tramonto.

Questi giorni sono stati una vacanza nel viaggio.

Day 8)

Ripartiamo verso il rientro, in direzione Provenza/Costa Azzurra: ci fermiamo a Martigues, un piccolo porticciolo per le barchette nelle anse del Rodano che formano una sorta di laguna; è addirittura denominata 'la Venice de la Côte d’Azur'!

Riprendiamo la costa fino ad arrivare a Le Lavandou, città così 'fine”' forse solo un po’ commerciale, ma con un bellissimo porto. 

Da lì l’indomani ci imbarchiamo per l’Ile de Porquerolle, giro a piedi e vita (quasi) modaiola da spiaggia!

Di rientro non ci facciamo mancare Le Lavandou en train, con il tour delle dodici spiagge.

Day 9)

Sosta di una mezza giornata a Saint-Tropez. Eddai, mica si poteva saltare!

Eleganza e sciccheria a profusione. La petanque nella piazza coi vecchietti stilosi. Che qui son belli anche loro, dico: son da vedere.

Ci spostiamo in serata verso la nota Grasse. Da visitare: 

. Museo e Uisine de Fragonard

. vieille ville e sosta nelle piazzette ombreggiate

. regalarsi una cena a Le delicatesses, charcuterie e fromage, olives e pâté!

Day 10)

Di rientro in Italia, facciamo una sosta a Varigotti: giornali, brioche e cappuccio, lettino in spiaggia. Italiani. Morbidi. E poi aperitivo nell’incantevole paesino.