2019: Corsica da Nord a Sud (costa est) in moto

Il mare caldo di Pinarellu e l’acqua gelida della Restonica.
Le spiagge: la sabbia bianca e quella nera.
Il fiume, il lago, le pinete ombreggiate e le cime delle montagne sullo sfondo: ma manco in un disegno dei bambini!
L’odore buono della macchia mediterranea: Napoleone diceva che avrebbe riconosciuto la sua isola anche ad occhi chiusi, solo dai profumi.
Le capre, le pecore, i tori, i vitelli e le mucche al pascolo.
Il mezzobusto di quella buonanima di Paoli, ‘babbu di a patria’, in ogni piazza.
Il brocciu salato che questi francesi del sud infilano nella qualunque.
Quel meraviglioso fiadone a fine cena.
La farina, la birra, la marmellata e il gelato di castagne.
Le pain au chocolat.
Le fromage de chèvre che ho risparmiato solo al mio cappuccino.
Le crêpes, ovunque e comunque.
I cappelli di paglia.
Le U dappertutto, anche quando non te l’aspetti.
Girata in moto in dieci giorni, in un agosto caldo, ma non troppo, me la sono goduta da Nord a Sud, con un’accurata selezione dei posti prima della partenza.
 
Day 1)
 
Si sbarca a Bastia da Genova, con sosta per colazione "obbligatoria" in una boulangerie di fronte al porto turistico.
Ci dirigiamo verso la spiaggia di Tamarone, ad 1 km a nord di Macinaggio, dicono si possano trovare le mucche in spiaggia, chissà, noi non le abbiamo viste.
Saltiamo la passeggiata per Cala
Genovese (che si raggiunge dal Sentiero dei Doganieri): siamo stanchini ed è un po’ impegnativa per il primo giorno...!
Alla sera, cena in una rosticceria caratteristica sul porto e pernottamento in albergo a Saint Florent, staremo qui per 3 notti.
 
Day 2)
 
Sostiamo un paio d’ore alla spiaggia di Farinole, sabbia scura, spazi ampi e acqua trasparente.
Visto il cielo un po’ nuvoloso, optiamo per il giro del dito dalla parte occidentale (la migliore per i motociclisti), una curva dietro l’altra: salite, discese e scorci che si aprono con passaggi all’interno delle rocce. Bello davvero!
Sosta a Nonza: incantevole spiaggia nera vista dall’alto, che porta residui di amianto; non scendiamo, facciamo invece un giretto piacevole per il borgo, molto caratteristico.
Arriviamo in moto a nord, fino al Moulin Mattei, un meraviglioso mulino restaurato, che permette di godere di una splendida vista sull’isola della Giraglia e sulle alture circostanti.
Di rientro, ci fermiamo nel bellissimo Patrimonio. Cena, su consiglio di amici, a U Lustincone, ottimo: menù fisso a prezzo ragionevole a base di carne, con buon vino e birra locale; finale con dessert e bicchierino di mirto (come non provarlo...!)
 
Day 3)
 
Da Saint Florent ci imbarchiamo per la Plage du Lotu, imbarco con traghetto dal porto, facile facile: c’è a tutte le ore.
Trasferimento a piedi da Lotu a Salece un pochino impegnativo (circa 4,5 km di sterrato, scogli e rocce, servono almeno dei sandali!), ma imperdibile. Avevamo pensato di risparmiarci il ritorno a piedi e di farlo in barca, ma ci dicono alla partenza che oggi non è possibile per il vento da ovest (gira teso, con forti raffiche).
Gambe in spalla quindi e rientro a Lotu a piedi, in attesa del traghetto che ci riporta a Saint Florent. Ceniamo lì per lì, un po’ sporchi, ma molto affamati... (!) in un ristorante del porto ben consigliato in rete, L’Olivier, eccellente servizio e buon cibo col solito menù fisso, sempre conveniente.
La serata è dedicata a preparare la visita all’interno (in particolare la tanto attesa Restonica!).
 
Day 4)
 
Trascorriamo la mattina alla spiaggia di Bodri, a l’ile Rousse, che non ci volevamo perdere, un’oretta circa di moto verso ovest.
Nel primo pomeriggio trasferimento a Corte, depositiamo le borse della moto nel residence e ci facciamo un bellissimo giretto a piedi nel borgo: un aperitivo indimenticabile con le frittelle alla ricotta salata in un forno proprio all'inizio del paese; saliamo quindi nella città alta fino al belvedere: gran panorama sulla rocca fortificata e sulle due vallate. Ci fermiamo lì per cena: optiamo per il ristorante I fratelli, con menù tipico corso. In paese sostiamo in un bar all’aperto per un bicchiere di mirto con musica dal vivo in dialetto. Suggestivo!
 
Day 5)
 
Tutto dedicato alla valle della Restonica!
Colazione in paese, nel vecchio bar di Corte, proprio vicino alla piazza.
Partenza per la valle, sosta all'ufficio turistico e proseguiamo, sono circa 17 km di una strada molto stretta (due macchine non passano in tutti i punti), ma davvero bellissima: profumi e panorama mozzafiato sul fiume che ha scavato la roccia. Sosta al parcheggio (scomodo per le moto e molto affollato per le macchine), da dove partono i sentieri per la valle. Ci avventuriamo lungo quello che porta al Lac du Melo e ci fermiamo in un punto per riposare, prendere il sole e provare le freddissime acque del fiume. Esperienza assolutamente da fare!
Quindi si decide di andare verso il lago, lungo un percorso veramente impegnativo e piuttosto lungo (in totale 4,5 km con 1h e 30 min, ehm... occhio! Non 1h come dicono i cartelli e le mappe corse!), ma in effetti molto bello. Arriviamo alla conquista della vetta a più di 1.700 m, con 800 m di dislivello. Sosta sul lago e qualche foto di rito.
Ritorno più facile, ma non troppo, in alcuni punti della pietraia si fa proprio fatica a trovare la via migliore per scendere. Dotarsi di attrezzatura di adeguata: bastano delle ginniche comode. Ripercorriamo in moto la strada verso Corte, aperitivo in piazza e piccola spesa per la sera. Ci rimettiamo in moto e arriviamo a Porto Vecchio alle 20.30.
Ci sistemiamo nella casetta trovata su AirBandB che ci ospiterà per i prossimi 5 giorni. (L’idea di cenare a casa, se e quando si vuole!) non è male: consente di risparmiare un po’ sui costi - non bassissimi - dell’isola e di restare più sani… e più leggeri!)
Siamo cotti: dopo una lunga doccia e una buona pasta al tonno e olive, con l'immancabile (ormai!) birra Pietra, crolliamo.
 
Day 6)
 
Sveglia con calma, colazione in veranda con marmellate locali e gita a Porto Vecchio. Piccolo, commerciale, ma grazioso, bella la cittadella con i bastioni e la vista sul porto.
Decidiamo di mangiare qualcosa di leggero a casa e di andare nel pomeriggio nella spiaggia di Palombaggia, non distante da casa, zona Bocca Dell’oro. Bella, davvero. Rimaniamo lì tutto il pomeriggio, relax e aperitivo finale nel primo baretto sulla spiaggia dopo il parcheggio a pagamento (2,50 euro per lasciare la moto in strada!).
Rientro a casa sul tardi, spesa, doccia, cenetta casereccia e serata dedicata alla pianificazione dei prossimi giorni.
 
Day 7)
 
Giornata sulle spiagge vicino a Porto Vecchio. Si inizia da quella più lontana, la Rondinara. Rinunciamo al pedalò per le temperature proibitive all’ora di pranzo, per poi trasferirci nel pomeriggio alla nota spiaggia di Santa Giulia. Acque cristalline.
Passeggiata serale al porto di Porto Vecchio con sosta in una creperie (fromage de chèvre et miel... buonissima!) e rientro a casa per una cena italianissima, a base di pastasciutta e insalata!
 
Day 8)
 
Oggi andiamo verso Bonifacio, previa sosta a Sotta (prenotazione al ristorante per la sera). Ci dirigiamo verso la baia di Figari e ci allunghiamo fino a Sartène, un delizioso paesino dell'entroterra, peccato solo un po' troppo turistico, passando per una bellissima strada dentro un interminabile uliveto. Si mangia (come farne a meno!) una crepe "classica", jambon e fromage.
Nel pomeriggio ci trasferiamo alla spiaggia di Roccapina, vista all'andata dall’alto, 2,5 km di strada bianca, più che fattibile anche con la nostra moto stradale. Ci attardiamo sino a quando il sole abbandona la spiaggia per risalire e andare dove abbiamo prenotato per la cena: siamo al Chez Padue, posticino incantevole, vale solo per la location e i gestori! Mangiamo bene, ma forse non come ci si aspettava... con immancabile mirto finale, leggero leggero che si lascia bere benone!
 
Day 9)
 
Sveglia presto per avere tutto il tempo per il tour dell’isola di Lavezzi, con partenza da Bonifacio. Ci facciamo un’oretta di visita della città vecchia al mattino, stupenda, arroccata sopra il porto e contornata da bellissimi bastioni.
Il tour è degno della sua fama: trasferimento all'isola di Lavezzi, dove stiamo su una spiaggetta riparata, per godercela senza troppo affollamento. Pesci già a riva, varrebbe la pena avere almeno gli occhialini, dimenticati invece chissà dove. Rientro a piedi verso il punto di partenza della barca passando dal cimitero dedicato ai caduti di un naufragio militare, bella suggestione. E con l'ultimo transfer rientriamo a Bonifacio passando per Cavallo (... beh, che dire?! L’isola dei miliardari!) e le sue piscine naturali. Foto alle rocce di falesia, davvero uno spettacolo imperdibile per chi sceglie la Corsica come meta per le vacanze. Si mangia al porto di Bonifacio per gustare l'ultima cena corsa e si rientra a casa un po' stanchi, ma con addosso l’entusiasmo di questa lunga giornata così piena.
 
Day 10)
 
Ultimo giorno, stasera ci aspetta alle 21 la nave da Bastia per Genova. Preparati e chiusi in moto i bagagli, decidiamo di risalire verso nord; passiamo metà giornata alla spiaggia di Pinareddu, acque tiepide e trasparenti, a ridosso di una meravigliosa pineta e con vista sulle montagne.
Pizza in un baracchino à porter con forno lungo la strada, sarà la fame, ma la troviamo squisita!
Au revoir!