Emméno

Quando leggo un libro che mi piace mi sottolineo delle parti o mi metto delle orecchie nei punti più amati (eh sì, puristi dei libri, sappiate che lo faccio, eccome!).
Ne Il colibrì di Veronesi, che ho finito da poco, ho trovato la citazione di un verbo greco ‘EMMÉNO’, che tradotto corrisponde a: ‘rimango saldo, persevero, continuo serenamente’. Un senso di struggimento malinconico per il desiderio di voler continuare a oltranza. Forti, tenaci, resilienti.
Eppure si tratta di un verbo insidioso perché significa anche ‘sottrarsi alle leggi, alle decisioni prese dagli altri’. Cura e veleno: strenui nel perseverare, ma anche fatalmente incuranti delle norme ed impermeabili ai cambiamenti imposti.
Che dire. Dopo tante parole, polemiche e dietrologie, mi ha colpito che da solo, un timidissimo verbo greco possa sostanziare le due anime che oggi caratterizzano gli italiani.