Speciale Halloween 2021: vita-da-strega

Nell’infanzia tutte ci siamo trovate di fronte al fatto che le streghe esistevano! (… e facevano pure un bel po’ di paura!).

Io me le immaginavo anziane, con la pelle di cartacrespa, un bitorzolo peloso sul mento e circondate da mille gatti neri e un alone di mistero. Credevo fossero vecchie megere temprate dalle mille battaglie della vita, con storie da mormorare sottovoce, connotate da eventi tragici eppure straordinari.
Le vedevo abitare catapecchie piene di polvere e muffa, lontanissime dai rumori della civiltà e dai rapporti con gli altri.

Nella settimana che precede la festa di Halloween, nella lunga notte in cui le anime dei morti tornano sulla terra con streghe, demoni e fantasmi, ho voluto dare una faccia, un luogo e dei pensieri un po’ magici ad una personalissima idea di strega moderna.

Credo la strega di oggi sia in definitiva una donna che vive in pieno il proprio tempo. Ha molta cura di se', prova la gioia, la rabbia, il piacere, il dispiacere. Investe nella vita, sua, soprattutto, e poi quella dei ‘suoi’ altri. 

Sa esprimere i propri desideri e i bisogni di sviluppo, di espansione, di crescita, di scambio reciproco nel dare e nel ricevere; è una donna che non teme di confrontarsi con la diversità perché è in rapporto costante con i propri ciclici cambiamenti, con tutte le sue luci e le sue zone d’ombra.

E' una donna: madre, figlia, compagna, professionista, casalinga, poco il tempo e tante le cose da fare. Ha imparato che non c’è nulla di sbagliato nel volersi bene e nel dedicarsi del tempo, perché solo valorizzandosi saprà accogliere tutto, il bello e il meno bello, con un maggiore equilibrio e una forza delicata e naturale.

Condivide con poche, fidatissime amiche (streghe anch'esse!) occasioni, azioni, confidenze e segreti. E' onesta, prima di tutto con se stessa. Ama la stabilità, ma adora anche cambiare aria, cambiare spazi, cambiare pettinatura, vestiti ed ombrelli: è soprattutto alla ricerca costante di ‘trasformare’ se stessa nella sua versione migliore.

I suoi spazi hanno un senso profondo, osservatorio del suo mondo interiore, ma anche una base per incursioni in terreni inesplorati. Punto d’arrivo e di ripartenza; oggi nella casa di una strega, come nel guscio di una lumaca, c’è di tutto: l’infanzia, le relazioni con i genitori e tutte le persone significative, i luoghi della memoria, le voci, i sapori, i suoni, le immagini… un luogo dal quale vedere il mondo, stando al calduccio, sentendosi al sicuro. 

Qui c’è (anche!) il tempo per la creatività, la curiosità, la cura, la trasformazione e l’organizzazione. E’ il luogo in cui la nostra strega si esprime, scambia, interagisce, si forma e si consolida; è lo spazio delle sue radici, dove si ritrovano elementi antichi che le permettono di riconoscersi e che la accompagneranno per l’eternità.

Piccole o grandi, le case delle streghe sono contenitori sicuri di segreti e di misteri; contengono un posto morbido, fatto di coperte, cuscini ricamati e comodi divani, dove si possono appartare da sguardi indiscreti, mentre sentono passare il tempo nel tempo, vivendo nel presente, ma portando con se’ tutti gli oggetti che hanno fatto parte della loro storia.
E poi c’è lei: la scopa, quella cosuccia che dalla notte dei tempi rappresenta la competenza che ha la strega di sollevarsi dagli aspetti che la circondano, tutte le menate e le zavorre che ne imprigionano la possibilità di alzare lo sguardo e di agire libera, rapida ed efficace.

Attraversando l’elemento dell’aria, la nostra streghetta può entrare dritta come un fuso in tutto ciò che offre il mondo dell’immaginario: in qualche modo, vedendo le cose dall’alto, modifica punti di vista e prospettive e impara, gran cosa eh, a relativizzare!
A cavallo della sua utilitaria-scopa, che tutt’oggi sa guidare con grandissima disinvoltura, la strega prende letteralmente il volo… e così i suoi sogni e i suoi desideri più reconditi! 

E voi, che tipo di streghe siete?!