Sei una pecora nera?

“Questa mania di dare dei pazzi a quelli che non si comprendono.

Che pigrizia mentale! (A. Nothomb)”

 

Ne avevamo già parlato, eppure mi capita di tornarci spesso in terapia per alleviare quel sottile, ma insidioso senso di colpa che si infila nel non sentirsi perfettamente allineati con alcuni elementi dell’”araldica” familiare.

E allora un po’ ci si sente tenuti in disparte, emarginati, un po’ esclusi, un po’ non ci si ritrova mai perfettamente nell’identità collettiva del gruppo-famiglia.

Perché sono proprio le cosiddette pecore nere i componenti che non percorrono i consueti sentieri, già noti, già battuti: o si lanciano in ambiti del tutto sconosciuti ‒ il primo all’università (o il primo a NON farla!), il primo scegliere di convivere senza sposarsi, il primo ad impegnarsi in alcuni percorsi, magari più impervi, apparentemente più precari, lontano dalla sicurezza del buon posto-fisso alla Zalone. E il far rispettare il proprio credo, rappresentare i propri valori, dar forma e significato alle proprie credenze, proprio perche DIVERSE da quel si-è-sempre-fatto-così-in-famiglia può far fare loro fatica, nella rappresentazione di se’ – altro, differente, lontano.

La conseguenza più immediata?

Una visione del mondo e di senso della vita diametralmente opposta a quella abituale degli altri componenti può essere facilmente non compreso.

E, nella peggiore delle ipotesi, come spesso accade per il vissuto diverso, criticata: per le scelte, il comportamento, lo stile di vita.

Nella migliore si sarà invece etichettati come “originali”, quelli che nella loro eccentricità vanno in realtà a confermare la regola dell’eccezione.

Eppure quando il membro escluso riesce a fare il famoso salto legittimatorio sul se’ e la propria unicità succedono delle cose bellissime: saltano situazioni familiari omeostatiche e pericolose, si scardinano schemi obsoleti, si rompono quelle cristallizzazioni nevrotiche reiterate negli anni, si smuovono (finalmente!) quelle acque stagnanti.

E l’intero sistema, l’ALBERO, proprio, è stimolato a reagire, a cambiare, a “curarsi”. A partire dalle radici, si scuote l’intera chioma per scrollarsi di dosso quei blocchi che gli impediscono di manifestare la sua grandezza.

Fidatevi di voi, pecorelle nere. Avete un ruolo fondamentale.