Netflix. ‘’Per lanciarsi dalle stelle’’ di Andrea Jublin

Sole  ha appena compiuto 25 anni e da che ha memoria soffre d’ansia e di attacchi di panico. Quando perde la sua migliore amica, grazie ad una vecchia lettera che in definitiva si rivelerà fondamentale, scrive una lista di piccole grandi paure da affrontare.

Sono piccoli e grandi spaventi quotidiani, alcuni banali, altri meno, che la fanno attraversare da un profondo senso di inadeguatezza in qualunque situazione vada ad infilarsi: per citarne solo qualcuna, feste, serate, relazioni, inviti a cena, viaggi in luoghi sconosciuti, l’acqua.  

Alzi la mano chi di noi non ne ha avuta almeno una simile. Io, ad esempio, lotto da una vita con la fifa per i cani. Facile identificarsi, ancora di più fare il tifo per lei.

Attualissimo, bella la fotografia, i colori, la musica che strizza l’occhio alle giovani generazioni.

Ho apprezzato che si sia parlato in modo lieve e ‘normalizzante’ di un tema così tosto e così diffuso come quello dell’ansia, senza i soliti toni catastrofici e cupi.

Nota di colore: personalmente ho adorato tutti gli outfit della protagonista, un po’ vintage, un po’ naïf, il genere di un’Amelie contemporanea - molto meno francese, molto più mediterranea! - che sono andati metaforicamente alleggerendosi ed illuminandosi, scoprendo timidamente cm di pelle e lasciando correre riccioli ribelli, man mano che la nostra Sole, nei suoi cento giorni di messa alla prova, ha compiuto la sua ‘metamorfosi’ da bruco a farfalla. Fino a trovare il suo posto nel mondo. O a provarci, quantomeno.