Il dipendente affettivo

Uno degli esiti della dipendenza affettiva, sovente riscontrata con partner dalla personalità disturbata, come i narcisisti e i border, è quella di cadere nella trappole vampiresche di chi lettereralmente succhia la loro empatia, proprio come fosse angue.

Confusione, smarrimento, perdita del se'.

Perchè l'ambiguità di una persona alla quale si è legati da un legame affettivo intenso suscita un'indeterminatezza ansiosa particolarmente inquietante, talora insostenibile, quesiti ed interrogazioni destabilizzanti, che necessitano di essere dissolti ma non possono esserlo.

E l’ambiguità è equivocità per definizione: nella migliore delle ipotesi lascia quantomeno perplessi, nella peggiore scatena un’insicurezza che può rasentare la dipendenza.

E’ anche difficile dire esattamente che cosa evoca: ci sono certamente fattori soggettivi, quali l’indole e la pervasività, ma il più delle volte si correla ad senso profondo di dubbio, confusione, indeterminatezza. E se reiterata nei comportamenti, va a braccetto con l’idea di sentirsi presi in giro, manipolati ed inesorabilmente scivolati in una dinamica di grande doppiezza.

Pensare di farsi aiutare, prima di tutto, per consapevolizzare e trovare nuovi schemi di comportamento, riscoprirsi nel profondo dei propri bisogni, per troppo tempo trascurati in nome dell'altro. Questo è un passo, probabilmente il primo, laddove fuggire è (quasi) impossibile.