Il "vostro" diario della quarantena

Dalle ultime chiacchierate con colleghi, pazienti, amici è emerso con forza che per ripartire, e per farlo in un certo modo, d’ora in poi dovremo immaginare che saremo nelle mani l’uno dell’altro. Il che riporta ad un senso di responsabilità ETICA e di RISPETTO reciproco, per un bene collettivo - che se è di tutti è decisamente anche nostro.
Nel “dopo”: dopo l’emergenza, dopo la quarantena, dopo questo tempo di chiusura, ci potranno aiutare un sacco di cose. Una su tutte: la nostra MEMORIA.

Un prof. della mia scuola di specializzazione ha avuto un’idea grandiosa, banalissima nella sua semplicità, potentissima per l’effetto ha avuto, quantomeno sulla sottoscritta. Beppe ha creato un gruppo di Fb invitando i partecipanti a condividere un pezzo personale del proprio “diario della quarantena”, passandosi di volta in volta il testimone con un tag. Ho letto racconti di amiche, colleghe e perfetti sconosciuti, mi è capitato di sorridere o di commuovermi: in ogni caso ero lì, sui loro divani o nei loro balconi pieni di piante a Brescia, Bergamo, Udine, Genova.

Oggi allora ho pensato che quando un’idea è così bella ha un valore anche maggiore se viene condivisa - e in questo la rete è un’alleata preziosa.
Ve la lancio, così: prendete nota di ciò che vi accade, i passaggi “fuori“, ma soprattutto quelli “dentro”. Un racconto, ma è sufficiente anche una parola, un pensiero, un’immagine, un disegno. Una volta passato questo momento storico, andremo ad appiattire i RICORDI (nel bene e nel male - per difesa, per fatica, per pigrizia) e di certe cose ce ne dimenticheremo. Un diario in cui avere traccia scritta di memorie e appunti, leggendo e arricchendosi anche attraverso le VOCI degli altri, ci consentirà invece di ricordare - e magari ci eviterà di ripetere, in un futuro neanche troppo lontano, quegli errori che abbiamo fatto.
E forse, spero, creerà un ponte bello: di FIDUCIA, di solidarietà, di quelle famose mani-degli-altri in cui tutti ci ritroveremo.
Ho pensato di “ospitarvi” qui nel mio sito, per condividere e far circolare le emozioni che vi hanno attraversato e vi attraverseranno durante queste settimane: unirete la vostra voce alla mia, che già non ne posso più io di starmi a sentire, figuriamoci voi.