Oggi avrei proprio bisogno di...

«Che cosa orribile essere poveri», sospira la più grande delle sorelle March, Meg, accanto alla più simpatica delle quattro, Jo, che è sdraiata sul tappeto e si lamenta di quanto un Natale senza regali non sarà mai un Natale!

Inutile: in Piccole Donne fin dalla prima pagina si è tirati dentro in un’atmosfera un po’ lieta e un po’ malinconica, come lo sono le feste: il salotto della March family, modesto, ma accogliente, la poltrona di Mrs. March, con la sua scatola del cucito, il fuoco che arde nel camino e la luce tremula a rischiarare i visi delle quattro tipette, così diverse fra loro (e ognuna così simile a noi!).

E voi, ricche o povere che siate, che cosa avete chiesto a Babbo Natale?

Parliamo di cose poco tangibili, ma piene di significato: nuova consapevolezza, piccoli gesti di gentilezza da diffondere al prossimo, sorridere di più dietro alla mascherina, canticchiare in doccia o mentre si gira il sugo, ascoltare le storie di vita delle nostre nonne, come se fossero Podcast.

Vi dico le mie, dai, per ispirarvi un po’, con questa foto in cui ritrovate la mia bellissima faccina vintage di una me-bambina in famiglia, in versione super natalizia! 

"Caro Babbo Natale,

vorrei imparare a guardare meno il cellulare e di più il cielo.

Vorrei imparare a mangiare più lentamente e con dolcezza, facendo onore a quel che mi nutre.

E vorrei imparare a far passare la macchina in coda dietro la mia lancia y senza tirare fuori il lato da scaricatore di porto che a volte mi attraversa!"