Mettete fiori nei vostri estintori

C’è una canzone che mi è saltata nella radio (ignoro assolutamente chi sia e il resto di quel che dice!): ‘Ti regalerò un estintore per le paranoie...’
Io credo che più che di estintori qui serva solo un pezzettino di amor proprio. Consapevolezza, assertività, egosintonia: chiamatela o vedetela un po’ come vi viene meglio. Ma basta per favore fare così fatica solo per compiacere altre persone e poi arrivare a doversi ‘disinnescare‘ con un... estintore!

Ci sono dei perimetri. E il fardello della rabbia e della delusione che abbiamo dovuto portare lo possiamo conoscere solo noi. Mettiamolo sulla ⚖️, pesiamolo. E comportiamoci avendocelo ben presente. Mettetevelo in testa, in pancia, nel cuore: dove preferite voi.

️ Provo a ricapitolare poche regole basiche per alleggersi dalle zavorre e lasciare che gli 🧯restino al loro posto:

✂️ Nessuno deve essere obbligato a condividere tratti di strada con chi ci riempie di parole gentili, ma non ne pensa neppure una.

⚫️ Nessuno deve essere obbligato a convivere con persone che ci strattonano verso il basso, ci buttano addosso secchiate di vernice nera e ci fanno vergognare.

🚷 Nessuno deve essere obbligato a frequentare chi ci contagia con la sua energia invischiante e negativa.

🔇 Nessuno deve essere obbligato a sacrificarsi per chi non fa neppure uno sforzo per contribuire al nostro star-bene.

🗡 Nessuno deve essere obbligato a giustificare chi ci ha ferito. E lo ha fatto consapevolmente.