“Storia di un matrimonio“ di Noah Baumbach

In una domenica uggiosa, in cui scavalco le cose per terra facendo finta di niente e sposto libri e pantofole e vestiti un po’ a caso perché non sono nel mood di occuparmene, mi accoccolo sulla termocoperta e mi faccio un’immersione di due ore davanti a ‘Storia di un matrimonio’.

Uno dei punti più intensi di un film forte e commovente, incredibilmente sfaccettato di emozioni, è la canzone struggente di Being Alive di Stephen Sondheim. Le parole urlano di quel bisogno d’amore che sopravvive anche dopo una separazione: “Somebody hold me too close/Somebody hurt me too deep/Somebody sit in my chair/And ruin my sleep/And make me aware/Of being alive”.

Per chi sta vivendo il lutto di una separazione, quando a dicembre il botto emozionale della solitudine è un aggravante che non aiuta.

E per tutti gli altri.