‘’Tutta colpa di Freud’’ di Paolo Genovese

Quando Giallini spiega gli uomini alle sue amate figlie:
“Io mi sento di poter dividere gli uomini in quattro categorie, che più o meno vanno a coprire circa il 95% dell’universo maschile.
📍Categoria Numero 1: gli insoddisfatti. Tutto il giorno ripetono: la mia vita fa schifo, mia moglie non mi ama, i miei figli mi detestano. La donna che casca in questo rapporto diventa una crocerossina. Non dice mai: Io ti amo. Dice: Io ti salverò.
📍Categoria Numero 2: i Peter Pan. Hanno di bello che non hanno crisi di mezza età perché sono fermi all’ adolescenza. Per loro sei un joystick, conquistarti vuol dire salire al primo livello, portarti a letto è vincere la partita. Prediligono donne giovani, esageratamente giovani.
📍Categoria Numero 3: i vorrei-ma-non-posso. Di solito sposati con figli, ma in procinto di separarsi, in procinto di dirglielo, in procinto di andare via di casa. Sono sempre in procinto di, ma non fanno mai nulla, perché ora lei sta attraversando un momento difficile, perché il bambino è piccolo, perché il bambino non capirebbe. Poi, alla festa di laurea del bambino, forse capisci che il momento giusto non arriverà mai. Infine ci sono i buoni, belli e intelligenti."
“Ah, finalmente! Qual è il loro problema?
“La mamma”.
“La mamma?”
“Sì, una presenza costante e imprescindibile, fin dall’infanzia. E’ lì che cominciano a trasformare i loro piccoli uomini in piccoli mostri - Ma quant’è bello ‘sto pisellino? Ma com’è grosso ‘sto pisellino? Ma di chi è ‘sto pisellone?. Tutto il repertorio: quanto sei bello, quanto sei intelligente, quanto sei bravo. E allora, se per metà della tua esistenza una donna ti fa sentire Dio, perché accettare che per il resto della vita un’altra donna ti faccia sentire uno stronzo?"
"Papà, però scusa, tu hai parlato del 95% degli uomini. E il restante 5%?"
“Sono quelli decenti. Buona caccia al tesoro amore mio”.