"Quel che resta del giorno" di James Ivory

Sempre un capolavoro. Hugh Grant in gran spolvero, soprattutto ubriaco. Ma lui, l-u-i, il baluardo britannico Mr. Stevens è l’archetipo del maggiordomo perfetto: indossa una maschera per non dover affrontare vis à vis le proprie crisi interiori, un lutto, probabilmente il più grande amore della sua vita. Legge libri romantici, ma lo fa di nascosto. E nasconde anche le emozioni e i sentimenti con studiata indifferenza. Dignità, come direbbe lui. 

Non si lascia trasportare dalle provocazioni, dai vizi: non vede, non sente, non parla, peggio delle tre scimmiette. Serve il suo padrone. Dirige altrove i suoi pensieri. Ignora persino i fiori, o pretende di farlo.

Ma a che prezzo?

Ormai dovremmo aver imparato che mettere a tacere l’ansia, zittire il dolore, chiudere a chiave una passione non sono scelte funzionale. Si generano blocchi che mettono a repentaglio la crescita personale, addirittura la salute: la repressione delle emozioni, soprattutto quelle negative, può esaurire le risorse, aumentando lo stress a scapito della lucidità, persino della memoria. E allora perché c’è chi lo fa pedissequamente, manco fosse l’allievo prediletto dell’esimio maggiordomo Hopkins? Ci hanno educato, non sempre, ma spesso, raccontandoci che un manifestare apertamente emotivo è indice di debolezza. Il che chiaramente non significa legittimare gli scatti iracondi. Ma neppure costringerci ad implodere. Gli eccessi: quelli son da evitare, se si può, sempre. Camuffare, glissare, confondere: ‘oggi mi sento a pezzi, ma decido di mostrare che sto bene‘. Che faticaccia, però.

Mr. Stevens si aggrappa al lavoro per non dover affrontare la vita che non ha voluto (saputo?) scegliere. Fino alla fine.

Ma se persino dalla stretta di mano, vigorosa, ferma e forte l’interlocutore dice di sentire di potersi af-fidare in modo più positivo, proviamo ad allenarci a pensare che la coerenza nel rappresentare le nostre emozioni ci possa rendere più affini o semplicemente più simpatici al resto del mondo. Vi basta per provarci?