L'emozione di un atollo del Pacifico: il 'fago'

Questa è per tutte quelle donne che arrivano in terapia dicendomi: ‘Non mi ritrovo più, mi sono smarrita.’
Il ‘fago’ è un concetto emozionale non traducibile in italiano, che risale alla popolazione di un piccolo atollo corallino del Pacifico, studiata da una nota antropologa: mette insieme compassione, tristezza, amore. Un tratto tendenzialmente femminile, che ci fa agire sforzandoci di arginare la sofferenza altrui. Quante volte ci sarà capitato. E ci arriva all’improvviso, è sufficiente che vediamo le ‘nostre’ persone in difficoltà: perché sollecita il nostro amore per loro, la nostra compassione, la fragilità delle loro vite. E il sentire di poter fare la differenza per il loro dolore, anche solo momentaneamente, con la sola nostra presenza. Un genitore, un fratello una sorella, il suocero, la suocera. Commozione e cura. Vita e morte.
Attenzione però! Da misurare, meglio: da misurarsi addosso, perché il rischio è quello di scivolare negli eccessi.
Tra l’affezione e la dedizione e il perdere di vista la caducità della vita stessa, su cui nulla possiamo. Rischiando invece di perdere-noi.